LAMINATO: cos’è?

Il laminato è una tipologia di pavimento che nasce negli anni ‘90 come soluzione di pavimento economica, prevalentemente utilizzato nel “fai da te”. Tuttavia, nel giro di poco tempo, grazie ai numerosi vantaggi che questo materiale offre, ha conosciuto una grande espansione nel settore, così che le case produttrici hanno iniziato ad investire in esso per migliorarne la qualità. Oggi infatti, il laminato è uno dei materiali più diffusi nell’edilizia moderna, grazie alle sue prestazioni di alto livello sia dal lato tecnico che estetico.

Questo materiale si presta inoltre ad assumere perfettamente le sembianze dei pavimenti più amati e richiesti in commercio, primo fra tutti il parquet, venendo così incontro agli amanti dell’effetto legno.

Il pavimento in laminato è venduto in formato di doghe o listoni che consentono la posa flottante, a incastro, senza l’uso di colle.

COME E’ FATTO?

Il laminato è composto da più strati, di diverso materiale e spessore, impregnati e tenuti saldi tra loro da resine termoindurenti, mediante un processo di pressofusione. Lo spessore totale di un laminato può variare dai 8 ai 12 mm.

I diversi livelli sono così distribuiti:

• FILM PROTETTIVO/OVERLAY: lo strato più superficiale composto da un film protettivo trasparente, che conferisce al prodotto impermeabilità e alti livelli di resistenza a urti e graffi.
• FOGLIO DECORATIVO: un foglio decorativo ad alta definizione ottica che imita fedelmente il materiale che si è scelto di riprodurre.
• PANNELLO INTERMEDIO costruito generalmente da resina e fibra di legno, conosciuto anche con la dicitura HDF (Higt Density Fibreboard); conferisce robustezza al prodotto.
• BASE O CONTROBILANCIATURA (sintetica o in legno) che ne determina la stabilità e che costituisce circa l’80% del peso complessivo

IL MATERASSINO

Come la maggior parte dei pavimenti con posa flottante, sarà necessario un materassino tra il sottofondo e il pavimento in laminato, per garantire un migliore isolamento acustico, migliore resistenza alla compressione, minori sollecitazioni sugli gli incastri e, di conseguenza,  anche una vita più lunga al pavimento. Sul mercato sono presenti diverse tipologie di strati isolanti a secondo dell’uso e delle caratteristiche dei locali dove andremo a posare il pavimento in laminato, dal rotolo in polietilene a quello in polistirene o in sughero ecc.

COME SCEGLIERE?

Innanzitutto dobbiamo sapere che, come per altri materiali, anche per il laminato esiste un diverso livello di standard qualitativo di riferimento: stiamo parlando del parametro AC (Abrasion Class), che misura il grado di resistenza all’abrasione e che varia da 1 a 6. Insieme a questo, è importante valutare lo spessore: più alti saranno questi due valori (AC6 e 12 mm) migliore sarà la qualità del prodotto. C’è inoltre da considerare la destinazione finale del pavimento, la cosiddetta Classe di Utilizzo, cioè se si tratta di un pavimento residenziale/domestico o commerciale: le classi d’uso residenziali vanno da 21 a 23, quelle commerciali da 31 a 34: più alti saranno questi valori, maggiore sarà la resistenza e la durata del pavimento.

Residenziale:

• Classe 21: per carichi moderati (camere da letto)
• Classe 22: per i carichi normali (salotti, sale da pranzo)
• Classe 23: per i carichi pesanti (cucine, corridoi)

Commerciale:

• Classe 31: per i carichi moderati (uffici poco trafficati)
• Classe 32: per i carichi medi (negozi e uffici con traffico medio)
• Classe 33: per i carichi pesanti (grandi uffici\negozi)

Non resta che scegliere il tuo stile!

In alternativa, possiamo proporre la soluzione “ibrida” data dal Wood Composite, pavimento rinforzato nella resistenza al calpestio e agli urti grazie alla combinazione del Wood Powder, una materia unica e brevettata, alle plance in legno. Questa unione le rende più resistenti agli urti e conferisce maggiore naturalità all’effetto legno, sia al tatto che alla vista, grazie anche alla profonda spazzolatura. Scopri di più!

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